Microaree: una chiave per l'edilizia pubblica
È possibile costruire politiche per la casa pubblica integrando strumenti e azioni di valorizzazione del patrimonio immobiliare e interventi sociali per promuovere il benessere delle persone e delle comunità di abitanti?
Questo il tema al centro di un convegno che si è svolto giovedì 4 aprile a Firenze, organizzato da Casa Spa dal titolo "La gestione sociale nell'edilizia residenziale pubblica". All’evento ha partecipato anche la dott.ssa Raffaella Pannuti, Vicepresidente di ACER Bologna, alla quale abbiamo chiesto un approfondimento sulle progettualità “sociali” nelle case popolari di Bologna e provincia.
https://www.youtube.com/watch?v=wwhNzeOqRcI
Nell'edilizia pubblica, l'obiettivo tradizionale di fornire un tetto alle famiglie meno agiate si sta trasformando: oggi il focus si sta spostando verso la creazione di spazi che non solo soddisfano un bisogno primario ma che stimolano anche la crescita sociale e individuale. L'edilizia sociale diventa così un catalizzatore per l'integrazione, offrendo non solo sicurezza abitativa ma anche servizi che promuovono la salute, l'educazione e l'occupazione.
Il concetto di microaree, discusso ampiamente durante il convegno, propone una soluzione innovativa per migliorare l'efficacia dell'edilizia pubblica. Queste piccole unità geografiche permettono una gestione più vicina e personalizzata dei servizi, garantendo un contatto diretto con gli assegnatari. Le microaree facilitano l'implementazione di servizi educativi, sanitari e lavorativi direttamente nelle vicinanze degli abitanti, favorendo un ambiente più coeso e supportivo.
Pronta la nuova palazzina ERP a Castel Maggiore
Nella continua opera di ricostruzione delle comunità colpite da eventi sismici, oggi Castel Maggiore celebra un importante traguardo con l'inaugurazione della nuova palazzina ERP in via Amendola 7-9. Questa mattina, la Sindaca Belinda Gottardi, insieme al presidente ACER Marco Bertuzzi, all'assessore comunale alla casa Paolo Gurgone, alla vicepresidente ACER Raffaella Pannuti e ai tecnici ACER, ha effettuato un sopralluogo presso la struttura appena completata.
Con dodici nuovi alloggi distribuiti su tre piani, dotati di ascensore, cantine e posti auto coperti, questa palazzina sostituisce un'unità abitativa gravemente danneggiata dal terremoto del 2012. L'assegnazione agli inquilini avverrà nelle prossime settimane, una volta completati gli allacci delle utenze e le pratiche burocratiche necessarie.
L'approccio adottato, basato sulla demolizione e ricostruzione, ha permesso di realizzare una struttura moderna e sicura, in piena conformità con le attuali normative antisismiche. Inoltre, sono state implementate soluzioni innovative per migliorare l'efficienza energetica dell'edificio, riducendo così i consumi e contribuendo alla sostenibilità ambientale. Grazie all'uso di tecnologie come il cappotto termico, i serramenti con vetrocamera, le pompe di calore e i pannelli solari e fotovoltaici, la nuova palazzina raggiunge una classe energetica di tipo B, garantendo un significativo risparmio economico.
Un altro elemento cruciale del progetto è stata la razionalizzazione degli spazi esterni, che ha consentito la creazione di posti auto dedicati, mantenendo al contempo i parcheggi pubblici e le aree verdi del quartiere.

La Sindaca Belinda Gottardi esprime grande soddisfazione per questo importante passo avanti nella ricostruzione della comunità: "Questo intervento finalmente guarisce una ferita aperta dal terremoto, dimostrando la nostra resilienza di fronte alle avversità. È solo il primo passo di un ambizioso progetto di riqualificazione urbana che porterà più spazi verdi e una maggiore vivibilità in questo quartiere".
Il presidente di Acer Bologna, Marco Bertuzzi, sottolinea l'importanza della collaborazione tra enti pubblici nella realizzazione di progetti di questa portata: "Nonostante le numerose difficoltà incontrate lungo il percorso, siamo orgogliosi di aver contribuito a rendere possibile questo importante intervento. Ringraziamo il Comune di Castel Maggiore per il suo costante sostegno".
L'Assessore alle politiche sociali e abitative, Paolo Gurgone, evidenzia il valore sociale degli alloggi inaugurati, che rappresentano uno standard qualitativo elevato nell'ambito dell'ERP. Inoltre, anticipa che tre alloggi saranno assegnati dalla graduatoria ERP, mentre 9 appartamenti saranno resi disponibili nelle prossime settimane agli inquilini di via Matteotti 12, palazzina che è al centro di un progetto di ristrutturazione mirato all’housing sociale dedicato all’utenza debole.
Con questa nuova palazzina ERP, Castel Maggiore continua il suo impegno nel fornire soluzioni abitative sicure, sostenibili e accessibili, contribuendo così al benessere e alla qualità della vita dei suoi cittadini.
Castel Guelfo: nuovi interventi di riqualificazione energetica
Nel cuore di Castel Guelfo, un'ondata di sostenibilità ha preso piede con l'inaugurazione di due importanti interventi di riqualificazione energetica. Con un investimento complessivo di oltre un milione di euro, ACER Bologna ha dimostrato un impegno significativo verso la creazione di un ambiente più accogliente per i cittadini.
https://www.youtube.com/watch?v=IzbzvSsCNxM
L'inaugurazione dei lavori, avvenuta il 23 marzo scorso, ha visto la sistemazione degli infissi e del cappotto termico degli edifici, un investimento cruciale per migliorare l'efficienza energetica e ridurre l'impatto ambientale. Tuttavia, ciò che rende questo progetto ancora più significativo è la quota di investimento da parte del Comune, che ha reso possibile la realizzazione di queste opere a beneficio dell'intera comunità.
Il presidente di ACER Bologna, Marco Bertuzzi, ha evidenziato il ruolo fondamentale del super bonus 110% nell'affrontare queste sfide di riqualificazione energetica. Grazie a questo incentivo, ACER è riuscita a sistemare ben 19 appartamenti, portando benefici tangibili agli assegnatari sotto forma di una prevista diminuzione delle bollette energetiche del 30-40%. Questo non solo rappresenta un risparmio significativo per le famiglie coinvolte, ma contribuisce anche a una maggiore sostenibilità ambientale per l'intera città.
Parallelamente, i lavori svolti in via Nuova di Castel Guelfo hanno evidenziato un altro aspetto importante della riqualificazione urbana: l'adeguamento sismico e la creazione di appartamenti accessibili per persone disabili. Da sei appartamenti preesistenti, ne sono stati ricavati quattro, completamente accessibili grazie alla presenza di un ascensore. Inoltre, sono stati installati pannelli fotovoltaici, contribuendo ulteriormente alla produzione di energia rinnovabile. La rapidità con cui sono stati completati questi interventi è testimonianza dell'efficacia del Piano Complementare al Pnrr nel promuovere la sostenibilità e il benessere della comunità.
Il sindaco di Castel Guelfo, Claudio Franceschi, si è detto pienamente soddisfatto dell'inaugurazione di questi nuovi alloggi di edilizia pubblica, finanziati grazie al Pnrr. Ha espresso gratitudine nei confronti di ACER per il prezioso contributo, sottolineando l'importanza della collaborazione per realizzare progetti che migliorano la qualità della vita dei cittadini e promuovono uno sviluppo sostenibile.
Primavera: parliamo con gli specialisti del verde di Acer Bologna
La gestione delle aree verdi rappresenta un aspetto fondamentale per garantire non solo l'estetica dell'ambiente ma anche la vivibilità e il benessere di tutti gli inquilini. Nell'intervista che segue esploreremo come viene affrontata la manutenzione del verde nel contesto specifico gestito da Acer Bologna, delineando i servizi offerti, le responsabilità degli utenti, e le modalità attraverso le quali è possibile richiedere interventi specifici come la potatura di alberi.
- Come posso gestire la manutenzione del verde nel giardino del fabbricato in cui abito?
La manutenzione delle aree verdi pertinenziali è a carico degli utenti, dallo sfalcio dell’erba alla potatura degli alberi, compreso il taglio di siepi e potatura di cespugli. L’attività di mantenimento delle aree pulite e decorose (come previsto dalla vigente normativa oltre che dal contratto di affitto) può essere compiuta direttamente dagli utenti, che possono decidere di affidarsi a regolari Ditte esterne oppure ad Acer (che procederà con gli addebiti dei relativi costi in bolletta). Per affidare la manutenzione del verde ad Acer Bologna occorre fare richiesta di preventivo (tramite richiesta scritta ad info@acerbologna.it o richiesta telefonica al Numero Verde 800014909). Il preventivo andrà firmato per accettazione dalla maggioranza (50%+1) dei residenti.
La manutenzione straordinaria è invece sempre a carico della proprietà, come ad esempio gli interventi sulle alberature danneggiate da eventi atmosferici, gli abbattimenti ed i nuovi impianti di alberature (salvo ovviamente condizioni particolari, come previsto delle vigenti normative).
- Quali lavorazioni saranno effettuate nelle parti comuni dal momento in cui sarà attivo il servizio di manutenzione del verde? E con quale frequenza?
La manutenzione compresa nel servizio consisterà nelle seguenti lavorazioni:
PRATO
Mantenimento del prato da cm 5 a cm 20 (sfalci necessari);
SIEPI
Mantenimento delle siepi (inclusi i tagli necessari, solitamente 3 volte all’anno);
ARBUSTI-CESPUGLI
Mantenimento dei cespugli (inclusi i tagli necessari, solitamente 2 volte all’anno);
VANGATURE-CONCIMAZIONE
Una vangatura delle siepi e dei cespugli con concimatura (di regola a novembre);
MONITORAGGIO ALBERATURE
Monitoraggio ogni due anni di agronomo abilitato con rilascio di certificazione di sicurezza.
Si ricorda che a causa delle condizioni meteo non sempre è possibile intervenire prima che la crescita dell’erba o delle siepi diventi motivo di disagio per l’eccessiva lunghezza. Una segnalazione degli utenti al numero verde di Acer sarà utilizzata come riferimento ed impulso per l’impresa ad intervenire con la giusta priorità.
- Quali lavorazioni non sono comprese nel servizio di manutenzione del verde?
RACCOLTA FOGLIE
La rimozione delle foglie cadute è un servizio opzionale che va richiesto a parte e viene effettuato nel periodo autunnale/invernale; è un intervento di completamento dei lavori del verde (la raccolta foglie normalmente viene svolta tra novembre e febbraio, da 2 a 8 interventi);
POTATURE
Le potature degli alberi presenti nell’area pertinenziale vengono valutate e compiute dagli operatori Acer (sempre a seguito di valutazioni/autorizzazioni degli agronomi incaricati). Tali lavorazioni sono svolte con cadenza pluriannuale non sempre predeterminabile (gli alberi possono richiedere potature ordinarie da 1 a 5 anni ed oltre, a seconda delle circostanze) e pertanto l’addebito viene applicato solo in seguito all’esecuzione della potatura. La spesa sarà ripartita per ogni alloggio tramite acconti sulla bolletta di affitto secondo i criteri amministrativi predefiniti.
- Gli alberi nel nostro giardino sono diventati molto alti e i rami entrano nelle mie finestre. Come posso richiedere la potatura degli alberi?
Visto che le potature sono regolamentate dal monitoraggio degli operatori Acer e vengono effettuate solo in precisi periodi dell’anno, telefonando al Numero Verde può essere richiesto il taglio rami direzionale relativo agli alberi cresciuti (individuati col numero scritto sulla loro targhetta). La lavorazione verrà addebitata in bolletta.
- Posso piantare fiori o altre piante ornamentali nell’area comune del palazzo in cui abito?
Le aree verdi vengono mantenute in maniera da semplificarne la loro manutenzione; non vengono quindi autorizzati da Acer cambiamenti della conformazione dei cortili con l’inserimento di vasi, aiuole o fiori all’interno dei prati esistenti. Nel caso in cui la proprietà concedesse il permesso ad inserire aiuole floreali, si ricorda che la manutenzione è sempre a carico degli inquilini e che è necessario “proteggere” le nuove aiuole con manufatti rimovibili, perché non vengano tagliate durante la manutenzione periodica del prato. In caso contrario non potranno essere accettati reclami su eventuali tagli delle aiuole in occasione degli sfalci del prato.
Come proteggere la tua casa dagli incendi
Gli incendi domestici costituiscono una minaccia seria per la sicurezza delle nostre case e delle nostre famiglie. Fortunatamente, molti di questi incidenti possono essere prevenuti adottando semplici misure di sicurezza. Di seguito, una guida pratica su come proteggere la tua abitazione dagli incendi, seguendo procedure essenziali:
- Non addormentarsi con la sigaretta accesa o altre cose che possono causare un incendio: Uno degli incidenti più comuni è causato dall'imprudenza con le sigarette o altre fonti di fiamma. Assicurati di spegnere completamente le sigarette prima di dormire e di monitorare attentamente le candele accese.
- Controllare la classe di reazione al fuoco di materassi, rivestimenti e arredi: Prima di acquistare mobili o materiali per la casa, assicurati che rispettino gli standard di sicurezza antincendio. Opta per materiali con una resistenza superiore al fuoco per ridurre al minimo il rischio di propagazione delle fiamme.
- Evitare di conservare liquidi e materiali infiammabili vicino a fonti di calore: Liquidi infiammabili come solventi, vernici e gasolio devono essere conservati in luoghi sicuri, lontano da fonti di calore come radiatori, fornelli elettrici o stufe a gas.
- Mantenere fiammiferi e accendini lontani dai bambini: Assicurati di tenere fiammiferi e accendini fuori dalla portata dei bambini. Mettili in luoghi sicuri e adatti solo agli adulti.
- Evitare l'uso di stufette elettriche nei periodi invernali: Le stufette elettriche possono rappresentare un rischio di incendio se non utilizzate correttamente. Durante i mesi più freddi prediligi alternative sicure come coperte elettriche o sistemi di riscaldamento centralizzato.
- Non lasciare rotoli di carta vicino a fornelli accesi: Assicurati di mantenere la tua area di cottura libera da materiali infiammabili come rotoli di carta, tovaglioli di carta o asciugamani.
- Evitare l'uso di candele accese a fiamma libera: Le candele possono essere molto pericolose se non utilizzate con attenzione. Opta per alternative come candele LED o diffusori di profumo elettrici per creare atmosfere accoglienti senza il rischio di incendio.
- Controllare le apparecchiature elettriche e l'integrità dell'alimentazione: Assicurati che tutte le apparecchiature siano in buone condizioni e sostituisci immediatamente quelle danneggiate.
- Evitare sovraccarichi elettrici: Non lasciare sotto tensione più apparecchiature elettriche contemporaneamente, poiché ciò potrebbe causare surriscaldamento e incendi. Utilizza prese di alimentazione sicure e non sovraccaricarle.
- Evitare prese e cavi non a norma: Utilizza solo prese e cavi elettrici conformi alle normative di sicurezza. Evita l'uso di prese elettriche "volanti" e non passare cavi sotto i tappeti, poiché ciò potrebbe causare danni e incendi.
- Non lasciare incustodite le pentole sui fornelli accesi: Assicurati di non lasciare pentole e padelle incustodite sui fornelli accesi. Un piccolo distrazione potrebbe portare a conseguenze disastrose.
- Evitare l'accumulo di materiali facilmente infiammabili: Evita di accumulare in casa rifiuti, carta o altro materiale facilmente infiammabile. Mantieni gli spazi puliti e ordinati per ridurre il rischio di incendi accidentali.
Seguendo queste procedure di sicurezza, puoi contribuire significativamente a proteggere la tua casa e la tua famiglia dagli incendi domestici. Ricorda sempre di essere consapevole dei potenziali rischi e di agire in modo responsabile per prevenire situazioni pericolose.
Anziani, abitare e nuove tecnologie
Promozione della salute, monitoraggio delle condizioni abitative e valorizzazione dello spazio relazionale. Sono questi i fattori fondamentali che permettono di definire le coordinate delle politiche di ageing in place in alloggi di edilizia pubblica e sociale. Accanto alla necessità di progettare nuove tipologie e modelli abitativi più aderenti ai bisogni della popolazione anziana, promuovendo nel contempo l’abbattimento delle barriere architettoniche, emerge l’urgenza di introdurre all’interno del sistema di assistenza sociosanitaria (che dovrà essere integrato con la dimensione abitativa e territoriale) le nuove tecnologie di ICT. Il tema dell’innovazione tecnologica a supporto degli anziani, a partire anche dalle linee di indirizzo della Comunità Europea, si è negli anni sviluppato e articolato a tal punto da configurarsi come campo accademico e professionale autonomo.
Le tecnologie connesse alla Rete e quelle che permettono interazioni on line e off line rappresentano una componente essenziale all’interno dell’ambito dell’innovazione sociale dei sistemi di welfare in generale, ma assumono una portata particolarmente significativa per fronteggiare il fenomeno dell’invecchiamento della popolazione anziana. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) esprime un deciso orientamento tecnologico che incrocia un’altra tendenza che abbiamo individuato come ugualmente innovativa: la promozione della casa come luogo di cura.
Le tecnologie sono destinate a diventare sempre più parte integrante delle attività di vita quotidiana delle persone anziane compresi i processi di prevenzione e cura a domicilio, inclusione sociale e partecipazione attiva nella comunità di luogo. Proprio per questo motivo non possiamo trascurare il tema del digital divide. Negli ultimi mesi del 2021 il Comune di Bologna ha affidato a Doxa la realizzazione di una indagine sulla capacità della popolazione anziana residente nel capoluogo di utilizzo delle tecnologie digitali. La ricerca mostra che una quota significativa delle persone più anziane (in particolare gli over 75 anni) risulta ancora esclusa totalmente o parzialmente dalla possibilità di utilizzare le opportunità offerte dagli strumenti di comunicazione e connessione digitale che in occasione della pandemia si sono rivelate decisive per garantire un’adeguata qualità della vita. Questa ricerca dimostra quanto rilevato da altre ricerche nazionali: da un lato cresce la propensione della popolazione anziana ad utilizzare le nuove tecnologie; dall’altro permane uno zoccolo duro di cittadini che rischiano di rimanere esclusi dalle opportunità offerte dall’innovazione tecnologica, se non vengono messe in atto iniziative di avvicinamento e di formazione all’utilizzo dei dispositivi digitali e di supporto diretto ai fruitori.
Le possibilità offerte dalle nuove tecnologie (che possono essere suddivise in categorie sulla base delle loro caratteristiche e dei meccanismi di funzionamento) sono molteplici. Anche limitando il raggio di esplorazione al solo ambito sociosanitario la tecnologia può supportare almeno cinque finalità (mission): assistenza e cura; self management della qualità di vita e del benessere; socialità; supporto al caregiver familiare o informale; supporto al caregiver professionale. Senza dimenticare che ogni funzione va messa in relazione al target di utenza e al setting del servizio.
Casa delle donne e Acer: insieme per la gestione delle case rifugio
Nella costante ricerca di migliorare l'assistenza e il supporto alle donne vittime di violenza, la presidente della Casa delle donne per non subire violenza di Bologna Susanna Zaccaria e il presidente di Acer Bologna Marco Bertuzzi hanno firmato un importante protocollo per la gestione della manutenzione delle case rifugio e degli alloggi di transizione. Si tratta di un riconoscimento importante per il centro antiviolenza, e di un passo avanti nella qualità dell’ospitalità offerta alle donne che intraprendono percorsi di fuoriuscita dalla violenza.
Tra i servizi offerti dalla Casa delle donne c’è anche l’ospitalità, in alloggi di vario tipo. In particolare, il centro antiviolenza gestisce 17 posti letto di ospitalità in emergenza in Casa Save Ri-Uscire, tre case rifugio ad indirizzo segreto con 27 posti letto complessivi e 8 alloggi di transizione (18 posti letto). Di questi, gli alloggi di transizione e le case rifugio si trovano in appartamenti di proprietà del Comune e della Città metropolitana, in cui Acer gestisce la manutenzione straordinaria.
“Negli anni – racconta Deborah Casale, responsabile della manutenzione ed RSPP della Casa delle Donne - abbiamo costruito un rapporto con Acer, che ha sempre riconosciuto la specificità degli alloggi del centro antiviolenza. Il protocollo che abbiamo firmato oggi non è solo un riconoscimento formale di questa specificità, ma una garanzia di maggiore sicurezza per le donne che si rivolgono a noi”.
Alcuni degli alloggi gestiti dalla Casa delle donne sono a indirizzo segreto, e le donne, i bambini e le bambine che vi abitano hanno esigenze particolari, trovandosi all’interno di un percorso di fuoriuscita dalla violenza. Per esempio, le donne non possono spostarsi in un altro appartamento durante i tempi necessari per una riparazione, gli appartamenti non sono abitati da un solo nucleo familiare, ed è importante avere un rapporto di fiducia con chi si occupa della manutenzione. Il protocollo istituisce delle procedure dedicate per garantire che negli alloggi gestiti dalla Casa delle donne siano garantiti interventi puntuali e in sicurezza. Inoltre, il protocollo prevede l’individuazione di una o più squadre di manutenzione fisse, così da evitare che si moltiplichino i tecnici coinvolti nella manutenzione degli alloggi a indirizzo segreto. In questo modo, sarà possibile costruire un rapporto di fiducia tra le operatrici e i tecnici, e soprattutto garantire maggiore sicurezza alle donne alle bambine e ai bambini ospitati.
“Siamo molto felici di questo accordo – commenta la presidente della Casa delle donne Susanna Zaccaria – che per noi è prima di tutto il consolidamento di un rapporto di collaborazione già avviato da tempo. Il protocollo Acer riconosce la specificità degli alloggi che abbiamo in gestione e stabilisce delle procedure ufficiali per rispondere alle necessità di un centro antiviolenza, permettendoci di garantire maggiore sicurezza e stabilità alle centinaia di donne, bambine e bambini che ospitiamo ogni anno”.
“È un’azione in cui crediamo molto – dice il presidente di Acer Bologna Marco Bertuzzi – Ne sono particolarmente orgoglioso perché siamo consapevoli della necessità di andare incontro alle esigenze di donne, spesso con figli minorenni, che in queste case hanno bisogno di protezione, riservatezza ed efficienza della struttura e degli impianti. I tecnici incaricati della manutenzione di questi alloggi saranno selezionati in modo da garantire alle operatrici un rapporto fiduciario, riservato e continuativo”.
Altrettanto soddisfatta la vice sindaca con delega alle Politiche abitative Emily Clancy: “Questo protocollo di collaborazione mette nero su bianco una buona pratica che viene incontro alle esigenze di cura e particolare attenzione necessarie nei percorsi di accoglienza delle vittime di violenza di genere. Un tassello che si va ad aggiungere alle iniziative che Acer e il Comune di Bologna hanno messo in campo per sostenere il lavoro dei Centri Antiviolenza, dagli accordi sulle case rifugio, alle modifiche regolamentari per facilitare l'accesso alle graduatorie ERP e alla casa per le donne che affrontano un percorso di uscita dalla violenza”.
Presente alla firma anche la responsabile del Piano per l’uguaglianza della Città metropolitana di Bologna Simona Lembi, che commenta: “Si tratta di un protocollo molto innovativo perché prevede azioni concrete e una gestione concordata degli interventi manutentivi ai fini della sicurezza di donne già vittime di violenza. Un altro importante tassello che si inquadra nel Piano per l’uguaglianza”.
Vita nelle Case Acer: la Bolognina si racconta
Nel cuore del quartiere Bolognina, la storia di Salvatore si intreccia con le case offerte da ACER Bologna portando con sé una testimonianza autentica. Soddisfatto dell'alloggio assegnato inizialmente al padre, Salvatore ci apre le porte della sua esperienza diretta, offrendoci uno sguardo nel mondo delle residenze gestite da ACER.
https://www.youtube.com/watch?v=iyoXsX_3trk
Il Quartiere Savena si trasforma con la riqualificazione energetica
Il quartiere Savena di Bologna ha recentemente accolto una visita speciale da parte del presidente di ACER, Marco Bertuzzi, e della vicepresidente Raffaella Pannuti che hanno voluto mostrare i risultati di nove mesi di intenso lavoro iniziato all'inizio del 2023. Questo lavoro mirava alla riqualificazione energetica delle zone di San Ruffillo e Foscherara, un progetto ambizioso che ha dato nuova vita e sostenibilità a questo angolo della città.
https://www.youtube.com/watch?v=iSR5yoCUx6g
Durante la visita, è emerso chiaramente che sono stati compiuti numerosi interventi di rifacimento energetico, concentrati principalmente su infissi e cappotto. Questi interventi sono fondamentali per migliorare l'efficienza energetica degli edifici e ridurre il consumo complessivo di energia.
Ma non è finita qui: il tema della sostenibilità è stato al centro del progetto, con l'introduzione di pannelli fotovoltaici che segnano un importante passo verso l'adozione di fonti di energia rinnovabile. Questo è solo l'inizio di un cammino verso un consumo energetico più responsabile e collettivo, con l'obiettivo di ridurre le bollette per gli assegnatari.
Il progetto mira non solo a migliorare la qualità della vita dei residenti, ma anche a ridurre i costi associati al consumo energetico. L'obiettivo è ambizioso: far sì che gli assegnatari paghino meno nelle bollette energetiche. Questa iniziativa non solo promuove un approccio più sostenibile all'energia, ma cerca anche di rendere più accessibili tali miglioramenti a tutti, garantendo un impatto positivo per la comunità locale.
In conclusione, la ristrutturazione energetica nel quartiere Savena è un successo che dimostra come sia possibile combinare efficacemente innovazione, sostenibilità e risparmio energetico.
Statistiche Urp 2023: quasi 80.000 risposte alle richieste degli utenti
Nella seguente infografica troverete un riassunto del lavoro svolto dall’Ufficio relazioni con il pubblico (Urp) di Acer nel 2023. Sono state fornite quasi 80.000 risposte agli utenti attraverso una molteplicità di canali attivati in sede, on line e sul territorio.
Nelle tabelle fornite troverete i dettagli delle transazioni avvenute, con oltre 33.000 transazioni registrate solo attraverso il Numero Verde.