Firmato Protocollo di intesa per la promozione dell’autonomia abitativa di donne vittime di violenza


20 Novembre 2023|5 Minuti

Care Colleghe e cari Colleghi,

come certamente saprete, domani 25.11.2023 sarà la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

L’impegno di ACER Bologna su questo tema è forte e concreto da tempo. In particolare, desideriamo segnalarvi alcune delle iniziative prese negli ultimi mesi nel territorio in cui operiamo.

In data 3 Marzo 2022 abbiamo firmato un importante protocollo con Mondo Donna Onlus: attraverso il protocollo, ACER Bologna ha messo a disposizioni 3 alloggi dal proprio patrimonio, che non rientrano fra gli appartamenti inseriti nelle graduatorie, per donne che escono da percorsi di violenza e che stanno seguendo un cammino di autonomia, laddove quella abitativa diventa fondamentale per il traguardo finale di un’emancipazione piena dal passato di violenze subite.

Nel Novembre 2022 è avvenuta la consegna delle chiavi del primo dei tre appartamenti messi a disposizione; nella primavera 2023 è avvenuta la consegna del secondo appartamento.

Il 22 novembre 2023 è stato sottoscritto il Protocollo di Intesa per la promozione dell’autonomia abitativa di donne vittime di violenza, promosso dalla Città metropolitana di Bologna, dai Comuni e Unioni di Comuni dell’area metropolitana di Bologna, dalla Regione Emilia-Romagna, da ACER Bologna e Solaris Srl, dai sindacati e dalle associazioni rappresentative dei proprietari e degli inquilini, e dai Centri Antiviolenza del territorio.

Il Protocollo propone un ampio ventaglio di misure per soluzioni abitative pubbliche, a canone concordato e a libero mercato, nella volontà di favorire l’autonomia delle donne vittime di violenza e rispondere al fenomeno della violenza di genere che colpisce in maniera trasversale, indipendentemente da redditi e capacità economiche. Significative sono anche le azioni previste dal Protocollo, ai sensi della legge regionale L.R. 24/2001 e successive modifiche, per la tutela abitativa del nucleo familiare nel caso in cui l’assegnatario dell’alloggio ERP sia autore di violenza domestica. Infatti, in caso di condanna dell’assegnatario si prevede il diritto al subentro nella titolarità del contratto di locazione da parte degli altri componenti del nucleo; in caso di allontanamento dell’assegnatario, è assicurata la permanenza dei restanti componenti del nucleo familiare.

Il Presidente Marco Bertuzzi ha dichiarato alla stampa: “L’indignazione non basta di fronte al dramma della violenza sulle donne. Noi di Acer siamo pratici e cerchiamo sempre di mettere in atto azioni concrete per risolvere i problemi. Per noi il Protocollo firmato è soltanto l’ultimo tassello di un progetto che già da alcuni anni stiamo portando avanti per dare una sorta di ‘empowerment abitativo’ a tutte quelle donne che vivono nei nostri alloggi e che subiscono violenze.

Ora questo Protocollo, che nasce dall’importante lavoro svolto nell’ambito del Piano per l’Uguaglianza voluto dalla Città Metropolitana e dal Comune di Bologna, è la chiave di volta perché prevede significativi interventi normativi che, se attuati, ci permetteranno di agire in automatico e in maniera sistematica. Siamo la prima ACER in Italia ad aderire a un protocollo di questo tipo, consapevoli di quanto sia essenziale promuovere l’autonomia abitativa per mettere in sicurezza chi subisce violenza”. “Quello che più ci preme non è tanto l’aspetto sanzionatorio nei confronti dei maltrattanti, che spetta principalmente ad altri organi, ma la tutela delle maltrattate. Prevedere punteggi preferenziali per le donne vittime di violenza nell’accesso alle case popolari, per esempio, è cosa che suggeriamo da tempo. Altre iniziative previste dal protocollo per i Comuni firmatari, per esempio riattare alloggi sfitti da rimettere in locazione a canone calmierato e da destinarsi a donne vittime di violenza in accordo con enti del terzo settore, noi le abbiamo già attivate. Abbiamo ristrutturato tre alloggi di proprietà Acer, di cui uno adattato alle esigenze delle persone disabili, per destinarli a donne che escono da percorsi di violenza e hanno bisogno di ricostruire la propria vita in autonomia. Siamo molto soddisfatti di essere stati un modello per le istituzioni che ora allargheranno questo tipo di progettualità e mi auguro che iniziative di questo tipo si moltiplichino. Perché una cosa è certa: la sicurezza e l’incolumità delle donne vittime di maltrattamenti passa anche attraverso l’autonomia abitativa e chi maltratta non deve più avere le chiavi di casa”.

Grazie per l’impegno che mettete nel supportare le iniziative ACER con il vostro lavoro quotidiano.

Grazie per il vostro impegno nel contrastare sempre e ovunque la violenza di genere.