Nuovi alloggi Acer al Navile: consegnate le chiavi ai 33 assegnatari


30 Luglio 2025|5 Minuti

Un nuovo tassello del Piano per l’Abitare prende vita al Navile: con il taglio del nastro ufficiale, ha preso il via la consegna delle chiavi ai 33 nuclei assegnatari dei nuovi alloggi costruiti da Acer Bologna nel lotto “G1” dell’ex Mercato Ortofrutticolo, in via John Cage.

Gli appartamenti, realizzati all’interno di un progetto di edilizia sociale a canone concordato in locazione permanente, sono destinati alla cosiddetta fascia grigia della popolazione: famiglie e singoli con un reddito troppo alto per l’accesso all’edilizia residenziale pubblica, ma troppo basso per affrontare i costi del libero mercato.

Marco Bertuzzi, presidente di Acer Bologna, ha sottolineato: “Inauguriamo oggi un importante intervento di edilizia residenziale sociale: 33 alloggi a canone concordato, con un canone medio di circa 520 euro al mese, comprensivo di autorimessa. Si tratta di un prezzo assolutamente competitivo per la città di Bologna, come dimostra l’elevato interesse: oltre 1.100 domande per 33 alloggi. Abbiamo un mix sociale molto variegato, con un’età media degli assegnatari di 51 anni (il più giovane ha 28 anni, il più anziano 86) e un ISEE medio di circa 21.000 euro. È la conferma che ci rivolgiamo alla cosiddetta fascia grigia, che ha più difficoltà a trovare soluzioni abitative adeguate nel mercato libero.”

Ad oggi sono già stati assegnati 31 dei 33 alloggi. I restanti due verranno assegnati a breve. I nuclei familiari selezionati mostrano una grande eterogeneità:

  • 6 persone singole

  • 6 nuclei monogenitoriali con figli minori

  • 4 famiglie con figli maggiorenni

  • 2 coppie senza figli

  • 12 coppie con figli minori

  • 1 persona adulta con i genitori anziani

Trenta assegnatari provengono da Bologna, mentre uno, residente a Bentivoglio, ha potuto partecipare al bando grazie al proprio lavoro in città. Il bando, chiuso il 28 febbraio, era riservato a residenti o lavoratori nel comune di Bologna con ISEE tra 9.360 e 35.000 euro.

Il lotto “G1” è composto da quattro edifici da tre e quattro piani, per un totale di 33 alloggi con autorimesse di pertinenza, tutti serviti da ascensore. Due alloggi, situati al piano rialzato, sono completamente accessibili e già predisposti per persone con disabilità motoria, mentre tutti gli altri sono visitabili e adattabili per esigenze specifiche.

L’attenzione alla sostenibilità ambientale ed energetica è stata centrale:

  • Classe energetica A3

  • Cappotto termico e infissi con vetrocamera

  • Assenza totale di gas negli edifici

  • Impianto collegato alla trigenerazione del Comparto Navile

  • Tetto verde pensile

Una scelta che guarda al futuro e alla qualità della vita, in linea con la missione di Acer di offrire case belle, efficienti e accessibili.

Raffaella Pannuti, vicepresidente di Acer, ha evidenziato l’importanza dell’intervento nel contesto urbano: “Siamo nel quartiere della Bolognina, un’area strategica per la città di Bologna, dove Acer ha già recuperato numerosi alloggi, ristrutturandoli e offrendo così a molte persone l’opportunità di vivere in una zona riqualificata. Gli interventi che stiamo realizzando hanno un forte valore sociale, oltre che abitativo: vogliamo che le persone possano vivere bene, in edifici belli e funzionali, ma anche efficienti dal punto di vista energetico. Stiamo intervenendo anche sugli alloggi più datati, alcuni dei quali risalgono ai primi del Novecento, per portarli a nuovi standard di qualità. Acer rappresenta oggi una risorsa fondamentale per Bologna e per le sue comunità. C’è una particolare attenzione, da parte nostra e dell’amministrazione, verso le fasce più fragili e verso quella fascia grigia che rischia di restare esclusa dal mercato abitativo.”

L’intervento di via John Cage è un esempio concreto di come la collaborazione tra Acer e l’Amministrazione comunale stia producendo risposte reali alla domanda abitativa della città, con un’attenzione particolare alle fasce deboli e a chi si trova nel mezzo, nella cosiddetta “zona grigia”. Con questo progetto Acer Bologna conferma il suo ruolo di attore nel costruire una Bologna più inclusiva e sostenibile.